La coperta dei re

Lassù parlano di noi

 

 

deserte salite sarai
anche domani.
veglio sentieri
e aspetto occhi  lucidi
di segreti silenzi.
al vento affidi richiami 
consumati a valle in echi.
non rastrello ricordi
come il custode d’autunno:
scorro nel tuo sangue
da lumaca ti abito la chiocciola
mi vesto della tua pelle
mi nutro al seno del pensiero
e di calore crepano i ghiacci.
eppure senza te al fianco
ho cuore e occhi da passero
e l’anima intinta nel buio.
la tua assenza m’avvilisce
pari al vimine umile e curvo.
divido il lutto bianco
della compagna del marinaio
che traguarda il mare.
ti aspetto regina diventerò re
solo al castello della vicinanza:
profumo di leggerezza
calma delle ninfee
fiori delle attenzioni
sotto la nuvola trapuntata
che ricopre il nostro amore...

 

 

 

 

Penserò alla tua cunetta
piccolo posto di fedeltà
silenzio del peccato
soddisfazione dei pensieri
giocattolo delle mie solitudini
compagnia del mio inverno
semplice amore come muretto
dei baciati ricordi
pensami ancora di più
fino a che diventi solo desiderio
solo anima da stendere al sole
diventerai angelo che evaporerà
t’aspetto seduto sulle nuvole
intanto ricordo i tuoi occhi
guardando paesaggi azzurri:
saranno il tuo salotto e le tue tende
i tuoi sospiri s’intrecceranno ai venti
e voleremo nel niente figli di noi stessi
finalmente uniti nella stessa mano calda
che ci ha sposato una notte
all’ombra di un monte
scuro e stellato come una torta
in un piccolo albergo di latta.